giovedì 25 agosto 2011

Panzanella dell'Appennino Tosco-Romagnolo

Questa è la mia ricetta della panzanella, fatta partendo da quella tradizionale dell'Appennino Tosco-Romagnolo, per l'esattezza di Palazzuolo sul Senio. I toscani di altre zone forse inorridiranno, ma io l'ho mangiata così fin da bambina e mi piace tantissimo. L'unica licenza che mi sono concessa è aggiungere qualche altra erba.




ingredienti:

pane toscano raffermo

 pomodori maturi

 cetriolo

 cipolla (o erba cipollina)

 basilico

 santoreggia annuale, nepetella, rucola selvatica, portulaca

 olio d'oliva extravergine toscano, aceto, sale

tagliate i pomodori a pezzetti e metterli in uno scolapasta a sgocciolare. Fate intenerire il pane in una capiente ciotola d'acqua, strizzatelo molto bene con le mani per eliminare l'acqua in eccesso e sbriciolatelo in una terrina, spruzzatelo con l'aceto. Aggiungete il cetriolo e la cipolla affettati molto sottilmente (o l'erba cipollina, se trovate troppo forte il gusto della cipolla), il basilico spezzettato, i pomodori, abbondante santoreggia. La santoreggia deve essere della varietà hortensis, sia perchè è quella tradizionale, che qui è da sempre usata in questa preparazione, ma anche perchè la montana ha foglie troppo dure. Io aggiungo la rucola, la portulaca e la nepetella, che non ci sono nella versione originale.
Condite con abbondante olio.
In particolare metto molta santoreggia e nepetella perchè adoro il loro profumo, che mi ricorda i prati assolati e pieni di fiori (e profumatissimi) dell'Appennino.

Questa  panzanella è buonissima d'estate, quando è molto caldo e si ha poco appetito.

                                                                     

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