sabato 30 luglio 2011

UNA CASETTA PER GLI INSETTI UTILI


Sono andata a trovare la mia giovane amica Delphine, che mi ha portato delle sementi dalla Provenza.
Delphine ed il suo compagno Tomas vivono con il loro bambino in un posto bellissimo e tenuto con grande cura, una casa ristrutturata da loro al margine di un bosco, su un ampio terrazzamento che si affaccia sul torrente Chiusella. Come molti altri hanno scelto di lasciare la città e venire ad abitare in questa valle per vivere a contatto con la natura: alcuni hanno lavori che si possono fare in qualsiasi posto, come il grafico o altri lavori nel settore informatico, altri stanno rimettendo in produzione i terreni abbandonati per poter lasciare i lavori esterni e vivere nel loro territorio di agricoltura, allevamenti, ospitalità, corsi e piccolo artigianato.



Delphine costruisce casette nido per gli insetti impollinatori. In Francia si usano molto e adesso le vuole proporre anche da noi. Questa casetta comprende tipi di nidi differenti per molte varietà di insetti utili, per attirarli nel giardino ed offrire loro un riparo. A seconda del diametro delle canne, ad esempio, queste vengono occupate dall' una o dall'altra specie. Ci sono le osmie, piccole api solitarie, le megachili, le crisope, le coccinelle, ed altri che non conosco perchè non sono molto esperta di insetti. Quando tornerò a trovarla vi darò indicazioni più dettagliate. Le casette sono utili anche per la didattica, perchè permettono l'osservazione diretta del comportamento di questi animali. Adesso ne costruirà anche di più piccole.





domenica 24 luglio 2011

LE ERBE COMMESTIBILI PER UN TERRAZZO A MEZZ'OMBRA

(post scritto per coltivare l'orto)

polmonaria(non commestibile),malva e levistico

In questi terrazzi la scelta delle erbe che si possono piantare è molto ampia. L' esposizione migliore è quella col sole al mattino e l'ombra al pomeriggio. Se invece avete il sole nelle ore più calde del giorno è meglio, nei mesi estivi, da metà giugno a metà agosto circa( regolatevi con l'andamento stagionale) mettere un ombreggiante leggero, che lasci comunque passare un pò di sole.
In un terrazzo a mezz'ombra crescono bene le piante che in natura si trovano nei prati freschi o al margine fra il bosco ed il prato: la bistorta(Plygonum bistorta), il crescione dei prati(Cardamine pratensis), che ha proprietà simili al crescione d'acqua ,ma è di più facile coltivazione, la piantaggine media(Plantago media), il raperonzolo(Campanula rapunculus), i phyteuma (Phyteuma betonicifolium, P. scheutzcheri, P. spicatum), il sedano di monte(Levisticum officinalis), le malve, il tarassaco.
Delle piantaggini preferisco la media(ma vanno bene anche le altre), perchè ha bei fiori rosa rifiorenti.

piantaggine media


 Il raperonzolo ed i phyteuma sono molto graziosi, se ne usanoi fiori e le foglie, che sono tenere e dolci, nelle insalate; se neavete molti potete mangiare anche la radice. Appartengono tutti alla famiglia delle campanulacee ed hanno fiori lilla.

raperonzolo
La malva ed il sedano di monte richiedono dei vasi più profondi di quelli che vi ho consigliato di usare solitamente per le erbe. Il sedano di monte diventa piuttosto grande, circa 1,5 m, non teme il gelo e si usa come l'altro sedano.
Oltre a queste piante a mezz'ombra vanno bene anche tutte quelle descritte per i terrazzi all'ombra.

sabato 23 luglio 2011

Salviamo i prati fioriti e le farfalle!




Alcuni giorni fa ho letto un articolo di Repubblica sul rischio di scomparsa di molte varietà di farfalle, e voglio condividere le mie riflessioni di osservatrice della natura e lanciare un appello.
In Italia, anche se nessuna specie risulta ancora estinta, la maggior parte ha ridotto in maniera molto grave il numero dei rappresentanti e le aree di presenza. Questo è dovuto, oltre che all'uso di pesticidi, alla gestione industriale delle coltivazioni e degli allevamenti, od in alcune zone, all'abbandono, che hanno portato alla scomparsa della maggior parte dei prati stabili multispecie, dove si nutrivano gran parte dei bruchi.
Se le farfalle adulte si cibano del nettare di molti fiori, nel primo stadio della loro vita ogni specie è in grado di nutrirsi solo su poche famiglie di piante, spesso su una sola famiglia o addirittura su un solo tipo di pianta, e ssolitamente queste sono erbe dei prati: graminacee, leguminose, ombrellifere, etc..
Un tempo questo non era un problema perchè, anche a quote basse, esistevano prati con centinaia di erbe diverse, che oltre alle farfalle ospitavano innumerevoli altre forme di vita, che io ho avuto modo di conoscere ed osservare perchè ho abitato per un certo tempo vicino ad uno di essi.
Per darvi un'idea di come siano cambiate le cose, nella valle dove vivo fino a quarant'anni fa a 350-400 m di altitudine i prati erano pieni di narcisi selvatici, orchidee e genziane, cosa che adesso sembra fantascienza. 
 In un'altra località che conosco bene, l'Appennino Tosco-Romagnolo, il degrado sta avvenendo ora: lì esistono ancora prati stupendi, ma lo scorso anno mi è capitato, andando a fare foto in due fra i più belli, ricchissimi di orchidee spontanee anche se a bassa quota, oltre che di tantissimi altri fiori(uno spettacolo di una bellezza mozzafiato), di trovare uno trasformato in un campo di cereali per alimentare il bestiame e l'altro tutto arato, completamente distrutto. Mi sarei messa a piangere difronte a questo scempio.
E' giustissimo che esista una legge severa che vieta la raccolta delle orchidee e delle piante protette, ma a cosa serve se i loro habitat possono essere tranquillamente eliminati ?



I prati fioriti sono scomparsi perchè:
-le concimazioni chimiche eccessive hanno fatto prevalere alcune graminacee, i ranuncoli e l'acetosa, che hanno soffocato le altre piante
-le mucche non vengono più mandate al pascolo, ma rinchiuse nelle stalle ed i prati sono sostituiti da campi di cereali per ingrassarle più rapidamente o da coltivazioni una sola graminacea da foraggio  molto produttiva. (oltretutto i campi ora sono completamente privi di fiori, praticamente per le farfalle e gli  altri impollinatori è come che fossero un immenso deserto).
-in alcune zone è stato abbandonato l'allevamento ed i pascoli sono diventati incolti dove crescono erbacce e rovi, o vengono trinciati e si degradano molto rapidamente.
-spesso sotto gli oliveti o i frutteti, anche dove non si usano i diserbanti, gli stessi agricoltori biologici tagliano con la trincia, che lascia sul terreno lo sfalcio triturato che agisce come una pacciamatura ed uccide le erbe da fiore, lasciando solo le graminacee più robuste.
- i prati multispecie sono sistemi molto fragili: alcuni hanno centinaia di anni, ma devono essere tagliati regolarmente al momento giusto: se non vengono sfalciati anche solo un'estate, durante l'inverno le erbe più alte si stendono sulle altre eliminandole.

Il mio sogno sarebbe che, come sono state tutelate da slow food le tradizioni alimentari, si riuscissero a ricostruire e salvaguardare questi (ed altri) ecosistemi.

domenica 17 luglio 2011

LE ERBE COMMESTIBILI PER UN TERRAZZO ALL'OMBRA

(post scritto per COLTIVARE L'ORTO)

Aglio orsino
Se avete un terrazzo all'ombra sono pochi gli ortaggi che potete coltivare, ma sicuramente riuscirete a far crescere queste erbe che in natura nascono nel sottobosco: aglio orsino(Allium ursinum), veronica(Veronica beccabunga), alliaria(Alliaria petiolata), melissa(Melissa officinalis), crescione d'acqua(Nasturthium officinalis), lattuga montana(Prenanthes purpurea), finocchiella(Myrrhis odorata) ed alcune mente(Menta rotundifolia e Menta suaveolens).
Le mente, l'aglio orsino, la veronica ed il crescione richiedono un terreno molto umido, vi conviene mettere un piccolo impianto d'irrigazione a goccia(che a parer mio è molto comodo, poco costoso e se non siete sempre a casa è utile avere con qualsiasi tipo di esposizione).
Dell'aglio orsino si usano le foglie ed i fiori per aggiungerli alle insalate e per aromatizzare salse e formaggi. Anche i bulbi sono commestibili, ma in una piccola coltivazione non conviene mangiarli per non esaurire subito le nostre piante. A giugno-luglio gli agli vanno a riposo e le foglie si seccano, ma a differenza delle altre bulbose, non devono assolutamente essere tolti dal terreno perchè morirebbero, e si continua ad annaffiarli, anche se con minore frequenza. Potete piantare nello stesso contenitore, quando non ci sono più le foglie dell'aglio, delle annuali da fiore.
 Le foglie ed i fiori dell'alliaria hanno un uso simile a quelli dell'aglio selvatico. Se avete molte piantine potete sacrificarne qualcuna per prendere la radice, che ha un gusto che ricorda quello del rafano, mentre i semi si possono utilizzare come quelli della senape.
La veronica si mangia in insalata, come il crescione, che ha un sapore piccante e serve anche per aromatizzare le salse. Sempre in insalata si usa la lattuga montana, dal gusto dolce e gradevole.

Lattuga montana
Se avete abbastanza spazio potete piantare,in un vaso grande, l'angelica, che è anche molto bella, con i fusti rossi e le infiorescenze ad ombrella. Se ne mangiano le foglioline appena spuntate in insalata ed i fusti canditi.
La finocchiella ha un odore fragrante, che ricorda l'anice: le foglie tenere ed i semi ancora verdi si aggiungono alle insalate, alle salse, alle macedonie.
Anche le primule e le viole crescono all'ombra e i loro fiori sono commestibili, ma non vanno usate le foglie perchè contengono saponine, tossiche.
La melissa e la menta sono erbe aromatiche che conoscerete sicuramente. Le varietà di menta selvatica che vi ho consigliato per un'esposizione ombrosa hanno un gusto più delicato della piperita o della romana e sono particolarmente adatte per aromatizzare piatti salati, come ad esempio le zucchine alla menta.

venerdì 8 luglio 2011

CESTI


In questa epoca di globalizzazione, in cui siamo sommersi da montagne di oggetti cinesi di bassissima qualità, fa veramente piacere trovare qualche bel prodotto artigianale. Questi sono i cesti dei signori Baldasseroni, visti questa primavera a Horti & orti a Lastra a Signa. Sono realizzati con prodotti in gran parte di recupero, come i rametti delle potature degli ulivi.

ERBE COMMESTIBILI IN TERRAZZO

Adesso giustamente c'è la moda di coltivare l'orto, anche in terrazzo. Assieme ai vostri ortaggi potete piantare anche le erbe selvatiche, scegliendo quelle che hanno maggior resa rispetto allo spazio occupato. Non sono adatte in genere le erbe da cuocere, che avendo un grande calo in cottura, serve avere in grande quantità. Fanno eccezione quelle da aggiungere alle minestre per insaporirle, di cui basta di solito una manciata.
Potete invece coltivare quelle da mangiare crude, godendo della soddisfazione di portare in tavola insalate con i fiori e tante foglie di forme e sapori differenti e di avere sempre a disposizione ingredienti freschi e insoliti per aromatizzare salse, formaggi, yogurt,etc.
Tutte queste erbette inoltre possiedono proprietà benefiche: ad esempio il tarassaco è depurativo, la cicoria disintossicante del fegato, il crescione contiene vitamina C, etc. Non mi dilungo su quest'aspetto, perchè esiste una letteratura amplissima su questo argomento anche nel web, e potete divertirvi a cercare le caratteristiche delle vostre piante.
Potete provare a coltivarle anche se siete un principiante: le piante spontanee sono  molto rustiche, in natura non le cura nessuno eppure sopravvivono a condizioni estreme, l'importante è che ricreiate per ciascuna una collocazione il più simile possibile a quella naturale.
Pur essendo robuste non sopportano di stare a lungo in piccoli vasi, non essendo state selezionate per essere adatte a questo, come è stato fatto ad esempio con le surfinie o le begoniette. La loro collocazione ideale è in contenitori bassi e larghi: ciotole di almeno 40 cm di diametro, o vaschette rettangolari di 30x50 cm o più, alti 12 cm circa. Tranne pochissime eccezioni, che vi dirò di volta in volta, non serve un'altezza maggiore. L'ideale sarebbero dei contenitori rettangolari alti 12 cm e larghi ad esempio 40x 60, ma è molto difficile trovarli in commercio a prezzi bassi.
Questo è il momento migliore per raccogliere le sementi nei campi o nei prati: ora le piante hanno spesso fiori e semi contemporaneamente e sono facilmente riconoscibili. Se non siete esperti fatevele sempre verificare da un esperto.
In alternativa potete acquistare le piantine nei vivai specializzati e farle riprodurre. Per fare questo di solito il sistema più semplice ed efficace è mettere 3-4 piante in una larga ciotola e lasciare che i semi cadano da soli: a distanza di tempo differente a seconda delle varietà ne nasceranno tantissime. Alcune spunteranno subito, altre solo la primavera successiva, l'importante è non strapparle confondendole con erbacce.
Siccome la discriminante maggiore nella scelta delle piante è l'esposizione al sole, vi pubblicherò una serie di post per le varie situazioni.

giovedì 7 luglio 2011

RIBES NERO SCIROPPATO



Se continuerò con questi ritmi di lavoro fra un pò potrò scrivere un libro di ricette veloci!

ingredienti:
ribes nero
zucchero

Lavate ed asciugate il ribes. Mettetelo in barattoli di vetro puliti, con lo zucchero(da uno a cinque cucchiai, a seconda di quanto vi piace dolce, considerate comunque che il ribes ha un gusto piuttosto aspro). Premetelo con un cucchiaino per riempire bene il barattolo, perchè in cottura il livello cala. Chiudete bene i barattoli, avvolgeteli in stracci puliti perchè quando bollono non si rompano sbattendo fra di loro e metteteli in una pentola, disponendoli in modo che si non ci siano spazi fra uno e l'altro affinchè si muovano il meno possibile. Ricopriteli bene d'acqua, mettete la pentola sul fuoco e da quando bolle l'acqua calcolate 20-25 minuti. Spegnete e lasciate raffreddare i barattoli senza toglierli dall'acqua.
Ho piantato tante piantine di questi piccoli frutti perchè hanno molteplici proprietà salutari.
Il ribes nero è infatti molto ricco di vitamina  C: in media 150-200 mg/100 gr di frutti, ma la caretteristica più interessante, stando a quanto dice il Valnet, è che questa vitamina, contrariamente a quanto accade in altri frutti, resiste alle alte temperature ed all'ossigeno. Questo è dovuto probabilmente ad altre sostanze presenti nel ribes che ne impediscono il deterioramento. Mi sembra molto utile potersi fare una scorta di  frutta conservata per l'inverno contenente vitamina C, da usare in casi d'emergenza.
In erboristeria si usano le gemme e le foglie. Il macerato ha effetti simili al cortisone, senza averne le controindicazioni e viene usato per combatter le allergie, così diffuse nella nostra epoca a causa dell'inquinamento. Ha inoltre proprietà antiinfiammatorie, antireumatiche,vasoprotettrici e contro l'affaticamento.